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Creazioni Autentiche

CIao, sono antonio!

Nel creare con l’argilla trovo un modo per raccontare storie, esprimere emozioni e condividere la mia visione del mondo.

chi sono io

Sono Antonio, nato in Ogliastra, sul mare della costa orientale della Sardegna, a Tortolì, in una famiglia numerosa di 6 figli, 4 maschi e 2 femmine. Mio padre è morto in seguito ad una malattia contratta in miniera, la silicosi, è morto di lavoro. Ha lasciato mia madre da sola con noi. Eravamo tutti piccoli. Il più grande era mio fratello che aveva 19 anni, io ne avevo 10. Capii subito che non sarebbe stato facile e che avrei dovuto darmi da fare per sbarcare il lunario. Sono passato in un lampo dall’infanzia dei giochi a una dimensione pseudo-adulta, fatta di tanti problemi.

Tutto ciò per dire che a 18 anni sono partito per Roma, per non dipendere da mia madre, spinto dalla curiosità di conoscere il mondo. Nella capitale ho trovato il coraggio per bussare alla porta di chiunque potesse offrirmi un lavoro. Ho fatto i mestieri più umili, lavapiatti, lavapentole, badante. In somma, una gran quantità di lavori. Tra tutto questo ho avuto la fortuna, di incominciare per caso il mio lavoro di attore di teatro. Lavoro che ancora mi accompagna. Il lavoro dell’attore comprende la ricerca della maschera giusta da interpretare. Quando nel 2020 è scoppiata la pandemia del Covid, nell’isolamento della clausura ho sentito la necessità di capire cosa ero capace di fare con le mie sole forze, mettermi alla prova mentre il mondo fuori andava a rotoli.

Cominciai a scolpire maschere sulla legna da ardere, con grande sorpresa, vidi che il legno prendeva vita, aveva qualcosa da dire. In fondo, stavo continuando il mio lavoro teatrale. Cercavo la maschera, non più col corpo e la voce, si trattava ora di dar vita all’argilla, che diventerà ceramica dopo due cotture.

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Strani frutti

“Strange Fruit” cantava Billie Holiday, pensando ai suoi fratelli neri appesi, impiccati agli alberi. “Strani Frutti” è il nome che mi piace per chiamare le mie opere, nate non per caso, non per coincidenza, in un momento in cui il mondo si era fermato.

 

Senza lo stop della clausura non avrei avuto modo di mettermi alla prova, è proprio vero i momenti di crisi possono essere viatico e tempo di crescita.

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